01 Settembre 2020
Lettera da Stefano Bergesio
Cari amici,
credo sia doverosa e urgente da parte del “comitato” cuneese una comunicazione
sul solito, attesissimo, appuntamento di fine settembre, che quest’anno avevamo
fissato per domenica 27.
Ci
siamo consultati, abbiamo fatto qualche ragionamento e siamo arrivati alla
conclusione che fosse opportuno sospenderlo per la difficoltà di prevedere
l’evolversi della pandemia che ci ha colpiti questa primavera e i timori ancora
diffusi a essa connessi.
Non
credo che questa sospensione possa danneggiare la solidità del nostro gruppo,
spero non farà che aumentare il desiderio di rivederci con maggior sicurezza
l’anno prossimo.
Gli
amici sardi, con Gian Piero Liori in testa, potrebbero però farci una sorpresa
organizzando loro un “concilio”a metà novembre: in questo caso credo che anche
dal continente ci daremo da fare per partecipare, garantendo così una continuità
ai nostri incontri annuali.
Come molti di voi sapranno, queste sono notizie che filtrano dal gruppo whatsapp
“gesuiti e dintorni”, molto vivace e a tratti ricco di spunti di riflessione in
tutti i campi.
E’
anche per la presenza (per colpa…) di questo nuovo canale di comunicazione, più
agile e coinvolgente, che dallo scorso dicembre non mi sono più fatto vivo con
le letteracce spedite via e-mail.
Il
problema è che al gruppo “gesuiti e dintorni” sono iscritti poco meno della metà
(un centinaio) degli oltre duecento e venti ex alunni del San Tomaso con cui
siamo in contatto ed è un peccato che gli altri restino ai margini.
Nonostante sia un diffidente cronico delle nuove tecnologie e mi muova con un
certo impaccio su questi strumenti, vorrei però esortare tutti gli amici in
possesso di uno smartphone a scaricare l’applicazione whatsapp (figli e nipoti
sono lì proprio per questo) e ad aderire a “gesuiti e dintorni”, telefonando a
Gian Piero Liori (347.0816775) o al sottoscritto (335.6875934) amministratori
del gruppo.
L’altro strumento sempre valido di collegamento resta il
sito creato qualche anno fa da Pier Mario Cotella, che trovate all’indirizzo
www.exalunnisantomasocuneo.org, dove c’è una ricca galleria di foto
storiche, un vero archivio dei nostri anni al San Tomaso, oltre alle scansioni
di tutti i numeri di Ragazzi Così e ai link per rivedere gli incontri annuali a
Cuneo e a Cagliari, sempre curati con professionalità da Pier Mario.
E poi c’è il
vecchio caro telefono, col quale ci si può rintracciare in qualsiasi momento e
riprendere un contatto riannodato, magari dopo cinquant’anni, in uno degli
incontri passati.
Il bello di questi
incontri è proprio questo, che riusciamo tutte le volte a scovare qualcuno che
avevamo perso di vista. Come sempre sono a disposizione per fornire numeri di
telefono e indirizzi mail a chi volesse mettersi in contatto con gli amici.
Approfitto per
comunicare che p. Tonino Taliano, che era rientrato dal Madagascar a metà
febbraio, giusto in tempo per godersi tutto il periodo della chiusura forzata a
Gallarate, ha ricevuto “l’obbedienza” per andare ad esercitare il suo ministero
a Reggio Calabria: una bella prova di obbedienza davvero!
Resterà però a
Cuneo per tutto il mese di settembre, ad aiutare i confratelli della residenza
del San Tomaso: se qualcuno volesse venirlo a trovare o anche solo salutarlo
telefonicamente lo trova al n. 320.4408436.
Domenica ho sentito
p. Gianfranco Bergero, in Italia dai primi di gennaio ma anche lui penalizzato
nei suoi movimenti e nei progetti di ripartenza dalla pandemia. Dovrebbe
rientrare in Madagascar e mi ha chiesto di salutare tutti quelli che lo
conoscono.
E ad Antananarivo
c’è sempre p. Elio Sciuchetti, che è il nostro riferimento in Madagascar per i
pochi aiuti che riusciamo a inviare annualmente.
Mi ha confermato in
questi giorni via mail che anche da loro il virus colpisce duro un’economia
decisamente più fragile di quelle europee, gli ho raccomandato di riguardarsi e,
tra le altre cose, mi ha detto che ci segue sempre sul gruppo “gesuiti e
dintorni”.
Per fine anno
organizzeremo di nuovo una raccolta di fondi che Elio utilizzerà, come sempre,
per permettere a tutti gli alunni di frequentare le scuole che ha costruito
nella capitale malgascia: le rette sono basse, a differenza di quelle delle
scuole statali, ma per molte famiglie rappresentano ancora un ostacolo
insormontabile che andrebbe a compromettere la formazione dei ragazzi.
In Madagascar, come
sapete, c’è poi il grande Gabriele Navone, che abbiamo visto l’estate scorsa a
Chieri a casa di Renato Tosco, insieme a p. Anselmo Muratore, e a p. Giustino
Bethaz, che l’anno scorso ha compiuto novant’anni.
Vedete che gli
strumenti per restare in contatto o per riprendere qualche antica amicizia ci
sono, nonostante le difficoltà del momento.
Mi sembra molto
vero quello che qualche giorno fa uno di noi ha scritto sul suo stato di
whatsapp (cito a memoria, e non ricordo né chi l’abbia postata, né di chi sia la
massima): se hai un libro e un amico hai tutto nella vita, e qui di amici ne
abbiamo tanti, e penso che abbiamo anche tanti libri.
Un abbraccio e un arrivederci appena possibile.
Stefano Bergesio
335.6875934
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